La pianta del piede e i suoi organi corrispondenti: tutto sulla riflessologia plantare.

Quando si parla di riflessologia plantare, ci si riferisce al fatto che ogni singolo organo, struttura anatomica, sistema (digestivo, urinario, circolatorio e tutti gli altri) lo troviamo “riflesso” sui nostri piedi.

Testa, cervello, occhi, orecchie, cuore, polmoni, fegato, intestino, reni, articolazioni, colonna vertebrale, muscoli, genitali e tutto il resto trovano corrispondenza in determinati punti sulle piante e sul dorso del piede.

La riflessologia plantare risale a più di 5000 anni fa e lo testimonia il ritrovamento di una pittura murale in un sepolcro egizio, la tomba di Ankhmahor, ovvero la “tomba dei medici”.

Questo ritrovamento rappresenta un momento di trattamento “riflessogeno” sui piedi e sulle mani, e testimonia che sin dall’antichità si era compresa l’importanza di benefici attraverso la stimolazione di determinate zone del corpo.

A cosa serve la Riflessologia Plantare?

La Riflessologia Plantare aiuta a migliorare ed equilibrare le seguenti problematiche:
  • Ansia, attacchi di panico, nervosismo
  • Insonnia
  • Dolori alla cervicale
  • Mal di schiena
  • Dolore e infiammazione al nervo sciatico – Lombosciatalgia
  • Dolori e disordini del ciclo mestruale
  • Mal di testa
  • Difese immunitarie
  • Mal di gola, raffreddore,
  • Tosse
  • Dolori articolari
  • Allergie e intolleranze
  • Migliora l’umore
  • Migliora l’attività sessuale
  • Riequilibra le emozioni (rabbia, paura, gioia, preoccupazioni)
  • Malattie autoimmuni (fibromialgia, sclerosi multipla. Morbo di crohn, artrite reumatoide…)
  • Pelle, inestetismi
  • Metabolismo (utile in caso di dieta dimagrante)
  • Detox (depurazione organismo dalle tossine)
  • Intestino (colite, colon irritabile, stipsi)
  • Gravidanza (aiuta ad affrontare la gravidanza e il parto)
  • Fame nervosa
  • Tensioni muscolari e crampi
  • Sistema riproduttivo
  • Migliora la Libido
  • Problemi di Prostata

Riflessologia Plantare: dall'antichità fino ad oggi

Troviamo tracce antiche della riflessologia in varie forme (plantare, palmare, facciale) anche in Cina, India, Vietnam. Per risalire alla Riflessologia Plantare, come la conosciamo oggi, dobbiamo attendere fino agli inizi del 1900, dove il dottore in medicina William H. Fitzgerald definisce le mappe zonali.

Da qui in poi si arriva ad una definizione dettagliata dei punti corrispondenti tracciati su determinate mappe del piede. Per arrivare a definire tutti i “punti riflessi” furono fatti molti studi ed esperimenti e si scoprì che effettuando delle stimolazioni in determinati punti, si potevano risolvere diverse problematiche.

Oggi, grazie alla mappa dettagliata, possiamo intervenire in qualsiasi situazione di squilibrio psicofisico, sia a livello organico che psicosomatico.

Come funziona la Riflessologia Plantare?

Il funzionamento è estremamente semplice. Pensiamo al principio del “contatto”, per esempio quando prendiamo un colpo al gomito. Ecco, la prima azione istintiva è quello di massaggiare, accarezzare, in modo da calma e rilassare la zona. Il principio è quello della stimolazione di determinati “recettori” che producono un effetto calmante. La pianta del piede è una zona ricca di terminazioni nervose, più di 7200, e grazie ad esse possiamo individuare punti precisi corrispondenti ai nostri organi. Ma facciamo una piccola premessa: ogni organo trova la sua corrispondenza sul piede in base alla posizione anatomica (rene destro sul piede destro, rene sinistro sul piede sinistro, cuore sul piede sinistro, occhio destro sul piede destro e così via), mentre gli organi mediali li troviamo riflessi metà su un piede e metà sull’altro, ad esempio la colonna vertebrale.

Riflessologia Plantare: dalla teoria alla pratica

Facciamo un esempio: per il rene destro mi posizionerò sulla pianta del piede destro e seguendo la mappa individuerò il punto del rene destro. Inizierò ad effettuare una stimolazione attraverso digitopressione (pressione del punto) per la durata di circa 1-2 minuti. Si potrebbe avvertire un certo dolore sopportabile o fastidioso, che diminuisce piano piano lasciando una sensazione di benessere.

Seguendo il percorso rene-uretere-vescia, aiutiamo il rene ad eliminare le sostanze tossiche dell’organismo. Aiutiamo l’eliminazione dei liquidi in eccesso (ritenzione idrica), sosteniamo l’organismo a livello energetico e lavoriamo sulle emozioni di riequilibrio della paura.

Per riassumere, il principio di funzionamento è il seguente: stimolando un punto o zona riflessa del piede, intervengo su determinati “recettori” che inviano un segnale dal midollo osseo al cervello (attraverso le terminazioni nervose) , il cervello elabora il segnale ed innesca/potenzia il meccanismo di autoguarigione nella zona interessata. Il beneficio si può avvertire dopo mezz’ora o nel giorno successivo.

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Riflessologia plantare per il mal di schiena: facciamo chiarezza!

Il mal di schiena è un disturbo sempre più comune al giorno di oggi e sempre più persone ne soffrono per numerosi motivi.

Generalmente, le cause principali del mal di schiena sono:
  • mancanza di attività fisica e stile di vita sedentario
  • postura scorretta
  • sollecitazioni forzate traumi


La Riflessologia Plantare può essere di grande aiuto nell’alleviare i disturbi legati al mal di schiena.

Va però specificato sempre che la Riflessologia Plantare è una tecnica olistica e non medica. Non va intesa quindi come sostituta della medicina allopatica, ma bensì complementare ad essa.

Continua a leggere per scoprire come agisce la riflessologia plantare sul mal di schiena.

Come agisce la Riflessologia Plantare sul mal di schiena?



Dopo aver agito sul sistema nervoso per uno scarico di eccessivo stress, il trattamento prevede un rilassamento e distensione della colonna vertebrale, soffermandosi sulle vertebre che provocano maggiore fastidio e dolore! Hai capito bene, singole vertebre!

Nella riflessologia ci sono i punti riflessi anche più piccoli, presenti sulla pianta del piede, come le singole vertebre (L1-L5 zona lombare). Il ricevente avvertirà particolare dolore proprio in corrispondenza dei punti riflessi delle vertebre in questione, che provocano il mal di schiena.

Il trattamento prevede una stimolazione attraverso movimenti specifici delle dita, sulle vertebre interessate alla zona dolente e durerà circa 2-5 minuti. Il dolore nella zona riflessa inizierà a diminuire (talvolta a scomparire).

Quali sono i risultati del trattamento?

I risultati e i tempi di risposta della riflessologia plantare sono di minimo un giorno e dipendono dalla situazione e dallo stato di benessere organico del cliente. In media, già dopo un giorno si avvertono i primi benefici.

Nelle situazioni croniche è necessario ripetere una serie di sedute (3-5) per un risultato soddisfacente.

Personalmente, abbino la tecnica di massaggio mirata per un effetto immediato e più duraturo.

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Trattamento Reiki: ecco tutti i benefici per il tuo equilibrio psico-fisico!

Il Reiki è una tecnica terapeutica di medicina alternativa, che tratta a livello spirituale disturbi fisici, emozionali e mentali.

Il trattamento Reiki agisce in modo semplice e veloce. È possibile percepire lo scorrere della sua energia già dopo qualche minuto.

Con sapiente delicatezza, l’operatore Reiki si occupa dello scorrimento di energia della persona, equilibrandolo. Al termine del trattamento si può percepire immediatamente una sensazione di benessere, leggerezza e serenità all’interno del tuo corpo.

Il trattamento Reiki si può ricevere sia fisicamente che a distanza, a seconda delle proprie esigenze.

Continua a leggere l’articolo per scoprire quali sono i benefici del trattamento Reiki, come funziona e qual è il suo scopo.

Benefici del Reiki: vediamoli insieme!

Ecco una lista dei principali benefici del Reiki:
  • Scioglie i blocchi energetici e favorisce l’equilibrio naturale tra mente, corpo e spirito
  • Aumenta i livelli di energia
  • Crea un profondo rilassamento e aiuta il corpo a rilasciare lo stress e la tensione
  • Libera la mente e migliora la concentrazione
  • Accelera la capacità di autoguarigione dell’intero organismo
  • Aiuta a dormire meglio
  • Ridurre la pressione sanguigna
  • Aiuta ad alleviare il dolore
  • Aiuta il corpo a purificarsi dalle tossine
  • Supporta il sistema immunitario
  • Aiuta la crescita spirituale e la pulizia emotiva
  • Promuove la creatività

Qual è lo scopo del trattamento Reiki?

Lo scopo principale non è quello guarigione, ma di sostenere e permettere all’organismo di ritrovare il corretto equilibrio, oltre che potenziare e promuovere il proprio meccanismo di autoguarigione per aiutare la persona a migliorare la qualità della vita.

Il Reiki non promette guarigioni miracolose, ma aiuta il naturale processo di scorrimento dell’energia universale in ogni essere vivente.
A volte occorre tempo per ritrovare il corretto equilibrio di benessere psicofisico, ma ogni seduta porta ad uno sviluppo e crescita evolutiva sempre maggiore!

La persona che richiede il trattamento Reiki deve essere predisposta ad un cambiamento per la sua evoluzione.

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Disturbi dell’ansia: la riflessologia è un valido aiuto?

Quando si parla di un disturbo come l’ansia, va specificato che non è sempre patologica, pertanto non sempre richiede l’intervento del medico e opportuni farmaci.

Ma da dove deriva questo disturbo?

L’ansia nasce da un meccanismo naturale di difesa di fronte a situazioni di pericolo, paure, apprensioni per un determinato evento oppure semplice predisposizione.

Quando l’ansia è generata da fattori di stress come cambiamenti, preoccupazioni, pericoli o esami, è possibile gestirla tramite la riflessologia plantare.

Bastano infatti poche sedute per ritrovare la serenità e il corretto equilibrio psicofisico del tuo intero organismo. Se desideri ricostruire il tuo benessere, puoi partire da qui!

Continua a leggere per scoprire tutte le informazioni inerenti alla riflessologia plantare come cura dell’ansia.

La Riflessologia Plantare: in cosa consiste?



La Riflessologia Plantare è davvero molto efficace nel trattamento dell’ansia e di tutti gli stati emotivi generati da situazioni di stress. Dopo aver individuato le origini e le caratteristiche del disturbo, è possibile intervenire sui punti e sulle zone riflesse per ridurre i livelli di stress.

Principalmente è bene concentrarsi sulla zona della testa, in particolare l’ipofisi, la sede ufficiale dei nostri pensieri, dopo aver riequilibrato energeticamente anche tutti gli organi emuntori, per una pulizia profonda delle tossine e radicali liberi, che rappresentano le cause di molte forme di stress, per esempio lo stress ossidativo. Infine è importante un buon lavoro di scioglimento della colonna vertebrale andando a scaricare le tensioni che si accumulano e che a volte creano tensioni a livello di cervicale o zona lombare.

A volte uno stato di ansia può interferire sulla digestione, quindi sarà opportuno agire anche sulle zone interessate ad essa quali stomaco ed intestino.

Si può potenziare il trattamento? Ecco alcune riflessioni.

Nel momento in cui lo stato di ansia non è patologico, come già detto, fortunatamente è possibile intervenire con la riflessologia plantare, con ottimi risultati!

In abbinamento ad altre tecniche, inoltre, è possibile potenziare il successo dei risultati del trattamento di riflessologia, beneficiando di tutti i vantaggi che ne conseguono.

Per esempio, abbinando il massaggio metamerico oppure il trattamento reiki alla riflessologia, l’esito finale risulterà migliore.

È importante però sottolineare che le tecniche olistiche sopracitate non sostituiscono il parere del medico, ma agiscono in modo complementare alla medicina allopatica, quando ve ne sia necessità.

Se questo argomento ti interessa e ti piacerebbe approfondire le tue conoscenze, visita il mio sito o contattami per ricevere maggiori informazioni sulla riflessologia plantare o prenotare una consulenza. Sono a tua disposizione per qualsiasi dubbio.